PROGETTO SOVRAPPESO E OBESITÀ INFANTILE
LA SITUAZIONE
In Lombardia Il 22,9% dei bambini presenta un eccesso ponderale: 16,8% sovrappeso, 5% obesità, 1,1% obesità grave (studio epidemiologico “okkio alla salute” 2023).
La Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Società Italiana di Endocrinologia e Dietetica Pediatrica (SIEDP) hanno pubblicato una consensus su diagnosi, trattamento e prevenzione dell’obesità infantile, sottolineando l’allarme per la crescente diffusione del problema in Italia. L’obesità infantile è un fenomeno dilagante e persistente, condiziona il rischio di permanenza di tale stato anche nell’adolescenza, e circa il 50% degli adolescenti obesi rischiano di esserlo anche da adulti.
Il sovrappeso e l’obesità dei bambini e dei ragazzi è spesso correlato alla situazione dei genitori: l’eccesso ponderale di un genitore incrementa la possibilità del sovrappeso del figlio; ancor più l’eccesso ponderale di entrambi i genitori. Le madri dei bambini con eccesso di peso, con una alimentazione scorretta, con una carente attività fisica, spesso non riconoscono la presenza del fenomeno.
LE CAUSE
Le cause di tale situazione sono:
- alimentazione scorretta: ipercalorica, ma al contempo carente dal punto di vista di alcuni alimenti e nutrienti fondamentali per una corretta crescita (frutta e verdura soprattutto);
- carente attività fisica, sia per quanto riguarda l’attività sportiva che l’abitudine al movimento nella vita quotidiana;
- eccessiva sedentarietà: ore trascorse davanti al televisore, tablet, cellulare, TV in camera dei bambini.
LE CONSEGUENZE PER LA SALUTE
L’obesità infantile può portare a gravi problemi di salute già in giovane età, tra cui patologie croniche, dislipidemia, sindrome metabolica, problemi respiratori, ipertensione, resistenza all’insulina, predisposizione al diabete, steatosi epatica e problemi osteo-articolari (ad es. valgismo delle ginocchia, piattismo del piede). Un bambino ed un adolescente con problema di peso, più facilmente avranno questo problema anche da adulto, con relative ricadute sullo stato di salute.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
La prevenzione ed il trattamento si basano su:
- indicazione di corrette abitudini alimentari (ancor prima della somministrazione di una “dieta”!);
- indicazioni per l’incremento di attività fisica (intesa sia com attività sportiva che incremento del movimento nella pratica quotidiana, in maniera progressiva ed adeguata alla situazione del bambino-ragazzo).
LA FAMIGLIA
La famiglia deve essere coinvolta da subito, in quanto luogo ed ambito in cui si possono identificare sia le cause che favoriscono il sovrappeso, sia le soluzioni che consentono di migliorare la situazione. Le scelte alimentari del bambino possono a volte discostarsi da quelle della famiglia (in una famiglia con una corretta alimentazione il figlio può compiere scelte diverse), ma più frequentemente è lo stile alimentare di tutta la famiglia che si riflette nelle abitudini del figlio. Lo stesso si può dire per quanto riguarda l’attitudine al movimento ed alla attività fisica.
LO STIGMA E IL DISCREDITO DEL SOVRAPPESO E DELL’OBESITÀ
Lo stigma dell’obesità, la “presa in giro”, l’attribuzione di una colpa per essere in sovrappeso, creano ansie e problemi di stima nel bambino, e possono creare le condizioni per un peggioramento della situazione.
La famiglia va accompagnata nella presa di coscienza che il primo confronto con uno specialista che può aiutare a compiere scelte migliori non deve essere fatta direttamente con il bambino.
Non deve essere trasmesso al bambino o al ragazzo il messaggio che lui “è il problema da trattare”. Lo specialista, i genitori, il pediatra di famiglia, formano la squadra che insieme trova la strada migliore, che può anche passare da una modifica delle abitudini di tutta la famiglia, per creare condizioni che favoriscono il miglioramento della situazione del bambino e del ragazzo. Soprattutto nel contesto della famiglia il bambino non deve essere considerato e guardato come fosse lui la questione da risolvere.
ALTRI SOGGETTI COINVOLTI
Anche la scuola deve essere coinvolta, così come ad es. le società sportive, ed ogni soggetto coinvolto deve lavorare camminando nella stessa direzione, indicata da chi conosce la situazione di salute del bambino e sa quali sono le corrette strategie per migliorarla.
LA PROPOSTA DI UN AMBULATORIO PER L’OBESITÀ ED IL SOVRAPPESO INFANTILE
L’ambulatorio dietologico, condotto da un medico dietologo, specialista in Scienza dell’Alimentazione, è diretto alle famiglie di bambini o ragazzi preadolescenti ed adolescenti con problemi di peso: obesità e sovrappeso, ed eventuali problematiche metaboliche correlate.
Il primo contatto e colloquio avviene con la famiglia, al fine di evitare che il bambino o il ragazzo si senta “il problema”, e per non sottolineare lo stigma del suo stato, di cui probabilmente è già stato fatto oggetto in altri ambienti di vita.
Il genitore, i genitori, portano con se’ una rilevazione del peso e dell’altezza del figlio (inizialmente vanno bene anche misurazioni effettuate con metodi domestici, cui seguiranno indicazioni più dettagliate), con alcune fotografie recenti del figlio (anche non effettuate per lo specifico scopo) ed eventuali esami ed accertamenti già effettuati ed a loro disposizione.
La situazione migliore sarebbe l’invio da parte del pediatra di famiglia (con lui il giovane ha già una certa confidenza e farsi misurare e pesare da lui sarebbe più semplice che farsi misurare e pesare da un medico aggiuntivo e perfettamente sconosciuto), con esami che fossero ritenuti idonei ad inquadrare la situazione (ad es. emocromo, glicemia, insulina basale, emoglobina glicata, indice di Homa, quadro lipidico, funzionalità renali, funzionalità tiroidea, GGT, enzimi epatici – ed eventualmente eco epatica se questi fossero alterati – es.urine, e ciò che il pediatra ritenesse opportuno).
L’intervento dello specialista dietologo avvera sempre con un rimando al pediatra di famiglia, che è il medico che conosce nel complesso la situazione di salute del giovane, nonché la situazione di salute della famiglia , che potrebbe condizionare la predisposizione a determinate patologie.
IL PRIMO INCONTRO
Il primo incontro con il genitore o i genitori serve ad inquadrare la situazione, a comprendere le abitudini della famiglia e se quelle del figlio sono coerenti con esse o se ne discostano; serve a comprendere quali siano glia ambienti frequentati, come mangia anche a scuola, e quindi chi possano essere gli attori da coinvolgere nel miglioramento della situazione del giovane.
Il percorso educativo parte da una valutazione delle abitudini alimentari e di vita del bambino e della famiglia, tramite un’anamnesi alimentare su composizione dei pasti, porzioni, frequenza e modalità di assunzione dei cibi, preferenze, avversioni alimentari, utilizzo dei condimenti, modalità di cottura e presentazione dei piatti, tempo speso per l’attività fisica o utilizzato in attività sedentarie.
Tutto ciò all’inizio avviene più agevolmente senza la presenza del figlio.
Il fatto che non sia necessaria la presenza del ragazzo consente una maggior libertà per quanto riguarda orari e permessi scolastici e lavorativi. Sulla base del primo incontro, si definisce anche se e quando il bambino o il ragazzo debba essere portato presso l’ambulatorio dietologico.
INTERAZIONI CON ALTRE ATTIVITÀ SPECIALISTICHE DEL POLIAMBULATORIO E COMUNICAZIONI VERSO L’ESTERNO
L’attività dietologica infantile può essere di supporto alle altre attività specialistiche presenti nel poliambulatorio (fisiatria, ortopedia, medicina dello sport …)
Il Centro Specialistico San Martino di Vergiate in collaborazione con il
Dott. Luigi MAGNOLI – Medico Chirurgo Dietologo Spec. in Scienze dell’Alimentazione, Igiene e Medicina Preventiva
ha come obiettivo quello di fornire ai pazienti una consulenza di elevato livello professionale per studiare e stabilire una precisa diagnosi ed individuare il piano terapeutico più corretto per le patologie riscontrate.
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LA SALUTE È UN BENE PREZIOSO A CUI NESSUNO DEVE RINUNCIARE
Le informazioni sopra riportate non sostituiscono il parere del Medico.
Il presente articolo è stato redatto dal Dott. Luigi Magnoli Medico Chirurgo Dietologo Spec. in Scienza dell’Alimentazione, Igiene e Medicina Preventiva