IL GLUTINE

L’intolleranza alimentare è scatenata dall’incapacità del nostro organismo di metabolizzare alcune sostanze presenti in determinati alimenti.

Le intolleranze alimentari possono essere le più svariate ma, quella legata al glutine, è in costante aumento in Italia.

Cos’è il glutine?

Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali tra cui frumento, farro, orzo, segale, avena e kamut.

Molti elementi della nostra dieta sono composti da alimenti a base di cereali.

Può essere proprio questo a scatenare la reazione del nostro organismo, che ha difficoltà a “smaltire” la grande quantità di questa proteina che ingeriamo quotidianamente.

E’ bene però specificare che le cause dell’insorgenza della sensibilità al glutine non sono ancora chiare e univoche. Molte sono, infatti, le correnti di pensiero in merito.

La sensibilità al glutine è caratterizzata da un insieme di sintomi che si manifestano nel momento in cui ingeriamo sostante contenti queste proteine.

Un soggetto intollerante al glutine, trae beneficio e risoluzione delle manifestazioni, semplicemente eliminando dalla dieta o diminuendo l’apporto di sostanze a base di cereali.

Quali sono i sintomi? Sintomi intestinali ed extra-intestinali.

 

I sintomi Intestinali comprendono:

  • Difficoltà digestive, gonfiore addominale, senso di nausea, dolore e crampi addomminali;
  • Iperacidità gastrica, gastrite;
  • Diarrea, stitichezza, irregolarità intestinale;
  • Flatulenza, aerofagia.

 

I sintomi extra intestinali più diffusi sono:

  • Orticaria, acne, dermatite
  • Cefalea, emicrania;
  • Asma, tosse, raucedine, eccesso di muco;
  • Alterazioni della pressione arteriosa, palpitazioni;
  • Disturbi della libido, infiammazioni uro-genitali;
  • Crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari e muscolari;
  • Stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e sonnolenza.

 

Tutti questi sintomi scompaiono tipicamente con l’eliminazione del glutine dalla dieta, salvo poi ricomparire dopo la sua reintroduzione, solitamente entro ore o pochi giorni.

E’ importante rendersi conto che nessuno di questi sintomi stabilisce di per sé una diagnosi ma, se avete anche solo un dubbio, rivolgetevi subito al vostro medico per una visita dietologica 

Durante la visita, lo specialista valuterà la storia familiare e la presenza di segni e sintomi tipici delle intolleranze alimentari.

Inoltre, per avere un esame più accurato è possibile eseguire il  FIT TEST  ( Food Intolerance Test) che consente di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse.

E’ possibile aggiungere ulteriore test specifico G.S.T. per l’intolleranza al glutine ( Gluten Sensitivity test).

Nel caso il test avesse riscontrato intolleranze alimentari, occorre adottare un protocollo alimentare di recupero tolleranza in modo da eliminare gli alimenti dalla dieta, per poi reintrodurli gradualmente.

Medici Dietologi possono aiutarti a identificare un corretto apporto di valori nutrizionali dopo aver escluso gli alimenti a cui si è intolleranti.

Dott.ssa Chiara GALLO STAMPINO Medico Chirurgo Spec. in Scienza dell’Alimentazione ind. Nutrizione Clinica

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